
Bioreattore
Biologik-Systems progetta, sviluppa e fornisce bioreattori a circuito chiuso per il riciclaggio dei rifiuti di biomassa e dei rifiuti organici. I nostri sistemi di bioreattore trasformano il rifiuto in una risorsa secondaria di alta qualità, generando energia rinnovabile e compost organico ricco di sostanze nutritive, riducendo in modo significativo i costi di smaltimento e la quantità di rifiuti avviati a discarica o incenerimento.
In linea con la Direttiva europea sui rifiuti e con il Quadro clima ed energia 2030, le tecnologie Biologik-Systems permettono di passare da una logica di semplice smaltimento a una reale valorizzazione dei rifiuti organici, combinando recupero di materia ed energia. I nostri bioreattori offrono a aziende, enti e utility una soluzione economicamente vantaggiosa e ambientalmente performante, che migliora la conformità normativa, riduce l’impronta di CO₂ e crea nuove opportunità di autoproduzione energetica e produzione di compost di alta qualità all’interno di modelli di economia circolare.


Come funziona ?
Il bioreattore rende operativa la compostermia (termocompostaggio): un processo aerobico di decomposizione naturale che genera calore in modo sostenibile, senza combustione, senza bruciatori e senza gas, e che a fine ciclo produce compost. All’interno predisponiamo un cumulo di biomasse di scarto — espianti di vite e residui della vinificazione, materiali da selvicoltura, sottoprodotti delle produzioni alimentari e scarti delle lavorazioni del legno — da cui estraiamo energia tramite scambiatori di calore progettati per resistere all’ambiente bioattivo del compost (micro e macro-organismi). Il calore recuperato alimenta un circuito idronico per riscaldamento e acqua calda sanitaria, trasformando materiali che normalmente si pagherebbe per smaltire in una risorsa energetica.
La gestione della biomassa (raccolta, cippatura e stoccaggio durante l’anno) può essere svolta direttamente dal proprietario dell’impianto o dall’azienda agricola: in stagione si alimenta il bioreattore con il materiale accumulato, semplificando logistica e costi. In regime termofilo il processo raggiunge fino a 70 °C, una temperatura più che adeguata a coprire i fabbisogni di un’abitazione o di altri edifici (riscaldamento, ACS), mentre al termine si ottiene un compost ricco di sostanza organica utilizzabile come fertilizzante naturale.


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